RIT.: (X2)
E come viene, viene
e come vale, vale
se sei da solo o in gruppo
non ha importanza, è uguale
E’ quello che sai fare
e come ci sai stare
e come indossi i vestiti
e come sai camminare
Sudo sette camicie, rime come vernice,
e poi faccio di tutto per non sentirmi felice.
La mia radice dov’è?
La religione qual è?
La mia pensione se c’è,
è gia divisa per tre.
E come vale, vale
e come viene viene,
come si dice nei film
<>!
E’ la mia testa che si comprime
alla mia festa ci si deprime,
per tutti prevedo una brutta fine,
non c’è confine nè tramite
vedi com’è?
capita a te,
mettici tutto quello che c’è
mentre la tua mente lo fa da sè,
ripete la tua mente lo fa da sempre,
certa gente vuole la tua sconfitta,
vederti morto, impacchettato in soffitta,
e non conta quanto sai,
non conta quanto resti,
conta come muovi i tuoi passi
come ti vesti,
contano i riflessi
con quello che vorresti,
le persone contano meno degli interessi.
RIT.
Non c’è rispetto, non c’è ghetto,
non c’è rimorso,
tutto quanto quello che hai dentro,
tutto il tempo trascorso.
Come fossi rincorso,
vivo senza rinforzo,
se hai bisogno d’aiuto
sai che faccio? cambio percorso
Nessuno viene soccorso,
te la devi cavare
<>
<>
Non c’è niente di mio
forse l’oblio è mio
sicuro sono io
anche senza il mio Dio,
scrivo quello che è mio
scrivo quello che è mio,
ma non c’è niente che sia mio
anche se sono io,
e dove vado vado
come mi muovo pago,
il fallimento è il mio
il sangue è il mio
ne ho dato un lago,
io vago nelle stanze della gavetta, la vetta
la guardo, e mi accendo una sigaretta
la fretta
ormai l’ho buttata
il tempo mi affetta,
dai retta
fatti ‘sto tiro
non dire aspetta.
RIT.
NESLI uhhhhh….
Nesli a più non posso
Brucio, dò alle fiamme,
questo cazzo di posto.
Occhiali, cappello,
scarpe, colore rosso.
Metto in rima la mia vita
e intorno è tutto a posto.
Vesto i miei stracci migliori
e dopo esco,
cresta appena fatta
me ne frego del resto,
per non spettinarmi
non metto neanche il casco,
il tempo che passo a comprare vestiti
Evisu, felpe,
t-shirt con i graffiti.
Conta quanto c’è di tuo
e quanto dei tuoi miti.
Conta quanto sei avanti
e quanto non sei “anti”.
Unico nel genere,
figlio del tuo degenere,
per come ti presenti
vali meno della cenere.
Esco pulito e preciso
anche dalle tenebre,
conta come appare,
conta come lo sai fare,
conta il tuo aspetto e come sai camminare.
RIT.:
Skit (a fine canzone):
AH-AH!
Hai odiato “Piante Grasse”
ti piaceva “Parole da dedicarmi”
e “Home”? l’hai mai sentito?
Non sopporti la mia cresta
e il modo in cui mi vesto.
NESLI PARK! AH-AH!
Gee-aaahhh!!